Primo Carnera "Il gigante buono"

Primo Carnera



Primo Carnera nasce il 25 ottobre 1906 a Sequals, un paesino in Provincia di Pordenone,
a 40 chilometri da Udine. Carnera alla nascita pesava circa 8 kg. Evento eccezionale ancora oggi,
ma realmente straordinario in un periodo storico in cui la povertà, la fame e la disoccupazione
erano problemi sociali molto più diffusi e drammatici di oggi. La sua famiglia era molto povera e
sopravviveva solo grazie al lavoro del padre, un mosaicista emigrato in Germania.
Il piccolo Carnera ha uno sviluppo molto sostenuto e spicca tra i suoi coetanei, più bassi e minuti.
Nel 1914 il padre di Carnera fu chiamato a combattere la Prima guerra mondiale e fu quindi costretto
ad abbandonare il lavoro, facendo gravare il carico familiare sulle spalle della moglie.
La madre cercò allora lavoro, ma fu presto costretta a vendere la fede nuziale per sopravvivere.
Carnera è così costretto ad abbandonare la scuola ed inizia a mendicare insieme ai suoi fratelli.
Nel frattempo, continua la sua crescita poderosa, al punto che a dodici anni,
ha già la statura di un adulto ed è sempre più difficile per lui avere vestiti e scarpe della sua misura,
tanto da essere costretto ad usare le scarpe di un soldato austriaco morto in battaglia.
Per i vestiti,invece, si aggiusterà un'uniforme tedesca. L'aspetto buffo della questione è che Carnera,
malgrado la stazza gigantesca che lo contraddistingueva fin da piccolo, per sua natura era lontano
dal pensiero di dedicarsi alla boxe. Lui si vedeva meglio come falegname ma, vista la sua intimorente
mole,non erano pochi quelli che, in un'Italia povera e ansiosa di riscatto, gli consigliavano di
intraprendere una carriera sportiva agonistica. Il ruolo fondamentale per la scelta del gigante buono
di dedicarsi al ring si deve alle insistenze dello zio che lo ospitava in Francia.
Nel suo primo incontro un dilettante locale viene massacrato dal gigantesco italiano.
Dato l'inizio fulminante,l'America è dietro l'angolo e sogni di gloria e di ricchezza cominciano a
stagliarsi davanti agli occhi dell'ingenuo campione.
La propaganda mussoliniana lo trasformò in un grande evento di regime, con il Duce in tribuna e Piazza
di Siena, il salotto dell'equitazione, trasformata in una grande arena, gremita da settantamila persone
molte delle quali affluite fin dal mattino. All'apice della sua carriera, Carnera,"l'uomo più forte del mondo",
presta il volto ammaccato anche a diverse pubblicità. Nonostante la fama, tuttavia, non perde mai la sua
disarmante spontaneità. Si profila all'orizzonte il triste declino. Perde in maniera rovinosa contro Max Baer,
nonostante nel 1937 una sconfitta per KO a Budapest contro il rumeno Joseph Zupan venne trasformata
dai giornali italiani in brillante vittoria.Carnera era un mito che non si poteva intaccare,
un eroe da lustrare a maggiore gloria dell'Italia.
Primo Carnera viene a mancare il 29 giugno del 1967 a Sequals, in Friuli.
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